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mercoledì 21 gennaio 2015

Il nostro viaggio nella fede si trasforma

Vivere veramente la vita nel contesto dell’amore è una richiesta di Dio.
Vivere la vita come un’avventura straordinaria e non come la monotonia che ogni giorno offre, accorgersi che tutto il circondato non appartiene solo agli occhi biologici ma anche agli occhi dell’anima, scoprire gli istanti che si racchiudono in una esistenza e non bruciare i momenti che formano una giornata.
A questo dovete aspirare perché il vostro corpo oggi è completo di ogni particella sia biologica che cristica e non può più accettare di bruciare il tempo, un tempo che vi è stato donato per ricercare il vostro talento e che invece viene nella consuetudine usato nell'inerzia, un tempo che fino ad ora vi è servito per crescere, per divenire ciò che siete diventati, per parlare finalmente con la voce dell'anima, per districarvi in strade più confuse che il Signore ha preparato per voi, mai nella vita terrena ci si dovrebbe preoccupare nel comprendere intensamente il tutto. 
Voi fratelli ora siete completi di ogni particella che vi permette di capire fino in fondo lo scopo per cui siete arrivati fino a me e fino al vostro talento e potete, a differenza di altri che vivono nell’ignoto, iniziare a comprendere le dimensioni e gli spazi organizzati oltre la terra che permettono la sopravvivenza dell’essere oltre il corpo biologico.
Una elevazione così importante si raggiunge solo quando si è consapevoli che il mondo non finisce dove i vostri occhi vedono ma che ci sono sequenze straordinarie che vanno oltre l’immaginario scenario terreno e che puoi raggiungere solo chiudendo gli occhi e sfiorando quella dimensione che permette all’uomo di rimanere legato alla terra e alla propria anima e che ti permette di incontrare quella parte astratta e invisibile che ti trasforma in un essere straordinario capace di svolgere solo azioni che volgono al meglio della vita, quelle azioni che si rivelano primarie perchè nascono dal profondo di voi stessi e vi collegano a quella parte sia interiore che cosmica, parte custodita che ci apparteneva per ordine di Dio, ci appartiene perché è parte di noi e sempre resterà così fino alla completezza del tutto.
Parlo di quel corpo o vestito finale tanto conteso che Dio avrebbe voluto donarci con il tempo debito e che noi abbiamo subito desiderato perché illuminato di una luce straordinaria.
Io oggi Noemi, vostro maestro, ho ricevuto la mia vestizione e con essa la mia parte cristica perché, vedete fratelli, io in una vita sono stato il nipote di Giovanni l’apostolo, ho conosciuto Gesù e le sue parole sono rimaste scritte nel mio cuore, ho vissuto accanto a Lui per alcuni anni e tutto ciò che ho conservato nel libro del mio cuore ve lo voglio donare.
Fratelli voi siete i miei discepoli ed io il vostro maestro, non perdete mai la strada e se a volte a voi che siete più giovani vi sembrerà più irta e spigolosa non l’abbandonate mai perché quella è la strada che porta a Gesù e non tutte le strade spirituali, fratelli cari, portano a Lui, molte portano ad altri maestri, ad altri profeti ma questa: “Cerchio di credenti in Elena” è quella che io ho scelto per voi, più difficile, più ripida, più difficoltosa ma maestosa e degna di essere seguita.
Cari fratelli il mio compito con Elena è terminato adesso i miei scritti vi giungeranno da un’altra fonte più moderna, più preparata ma anche più cristica. Per questo vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che già appartengono al gruppo di Elena e che ancora con fermezza e amore continuano a seguirlo.
Grazie a tutti, il nostro viaggio non è finito ma si è solo trasformato e se voi con la vostra fede sarete ancora in grado di seguirlo io sarò con voi, con la parola, con la mente e col cuore al servizio di nostro Signore.

Con affetto Noemi.

Con tutto l’amore che abbiamo per voi.
I vostri angeli custodi.

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