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sabato 25 novembre 2006

Il Perdono

Fratelli siamo in prossimità del periodo in cui Gesù, mandato dal Padre, venne sulla Terra.
Egli portò con sé e distribuì tutto l’amore che il suo Essere emanava. L’amore è una particella creata da Dio che dimora in tutta la creazione, tutto il creato, l’universo è pieno di particelle d’amore, esse sono immortali, l’amore vivrà per sempre.
Gesù la prima e importante parola che portò sulla terra fu: amatevi, dall’amore nasce la vita, la vita è il grande dono che il Padre ha dato ai propri figli, non sciupatela come se fosse una cosa di passaggio. Nella vita di ogni essere viene svelato il mistero della nascita e della crescita del tutto, con piccolissime particelle in un grembo materno si forma la vita, da due esseri distinti se ne rigenera un terzo, l’individualità di ogni essere la si porta in se sin dalla procreazione dell’inizio del tutto.
Solo Dio, l’assoluto ha potuto creare il tutto per l’eternità. Oltre all’amore, Gesù parlò ai suoi fratelli del Padre Onnipotente e della preghiera al Padre Nostro, non disse Gesù al Padre mio ma disse al padre nostro. Fratelli amatelo come egli vi ama e amatevi come vi dovreste amare, perché farsi del male.
Gesù disse a un suo fratello: tu lo vorresti il male? E allora non fare agli altri quello che tu non vorresti per te.
Gesù parlò di perdono, il perdono è il primo atto che fece Dio ai suoi figli dopo che ebbero disubbidito, Gesù disse a tutti: perdonate che dal perdono nasce la grazia di Dio, io sono venuto sulla terra per farvi aprire gli occhi alla vita, voi siete sordi e ciechi e non udite l’alito di Dio che chiede a voi la conversione, il pentimento dei vostri peccati, io vi porterò alla luce, toglierò le tenebre dai vostri occhi, darò l’udito a chi non sente così mi ascolterete e capirete che l’amore di Dio, la fede verso Dio è un dono immenso che pochi di voi possono tenere stretto a se, la fede è la parte più pura dell’uomo è la parte più densa di quel liquido divino che scorre nelle vene di ogni essere.
Gesù è sceso per portare solo parole di verità, Gesù disse: io sono la verità e la via, solo con me si apriranno le porte verso la casa del Padre, e inoltre disse con la preghiera si ottiene chiedi che ti sarà dato, dividi con i tuoi fratelli il tuo pane, porgi al tuo fratello l’altra guancia.
Tutto questo disse Gesù duemila anni fa ma oggi tutti i giovani che si avvicinano alla verità sono smarriti ed è logico che tutti si chiedono come mai vogliono riscattare Giuda che di Gesù ne ha fatto un essere a brandelli, lo ha condannato a morte come l’ultimo dei peccatori, ma Gesù prima di morire disse: Padre perdona loro che non sanno quello che fanno e in quella preghiera c’era anche Giuda.
Dio lo perdonò come nostro fratello Wojtyla, profeta e nobile figlio di Maria, perdonò il suo carnefice che lo condannò ad una lenta e penosa malattia, chi è nobile di spirito perdona ma l’essere che fa del male come Giuda è lui che non si perdona e da solo prende la via dell’inferno, la sua anima brucia tra le fiamme dei suoi peccati, vive col grosso peso del suo errore, pensate Giuda incatenato da se stesso con tutto il suo essere proteso verso il perdono ma lui è già stato perdonato prima dal Padre e poi da Gesù ma è lui che ancora non si perdona ecco perché forse dal grande fulcro dell’intelletto dove Dio legge in ogni attimo tutto dei suoi figli qualcosa è sceso sulla terra perché in terra Giuda peccò e per questo forse dalla terra arriverà il perdono e Giuda uscirà in luce e vivrà nella sfera dei perdonati, per ora ancora no, non c’è stata grazia ne dai fratelli del cielo e ne dai fratelli della terra.

Messaggio di novembre per l’avvento del Natale 2006.

                                                             Noemi