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lunedì 5 giugno 2006

La Pentecoste

Fratelli, in questo periodo noi angeli di luce, aiutati da forze divine, abbiamo vissuto sul pianeta terra in mezzo a voi terrestri e abbiamo constatato che l’uomo che vive sulla terra professa una “strana” religiosità.
Fratelli, la verità non viene nascosta, viene manipolata per dare all’uomo una dottrina che lo allontana da Dio così l’uomo che ignora la vera volontà del Padre Creatore lo sente lontano, quasi un nemico, lo sente come una forza che è lì sospesa solo per punire e non per amare e pensare che quella forza invisibile emanata da Dio serve solo per proteggere e tenere legati a sé tutti i suoi figli.
In questi giorni chi segue la dottrina cristica ricorda la discesa dello spirito santo.
Fratelli, la discesa dello spirito santo fa parte del disegno divino, Dio ha creato l’uomo santo ma la vita, l’evoluzione e la libertà hanno allontanato l’uomo dalla santità.
La santità è rappresentata dalla scintilla divina che si è assopita dentro ogni uomo; essa viene risvegliata da Dio al momento giusto per questo Dio è sempre con l’uomo e l’uomo è con Dio.
Così accadde quando Gesù lasciò i suoi discepoli, li lasciò inerti, privi della sua presenza e con il compito di parlare a coloro che non avevano visto Gesù, ma loro erano smarriti così Dio creò un vortice che risvegliò tutto il pianeta e attraverso il vento e gli altri elementi della natura fece giungere ai discepoli la sua parola che risvegliò la loro scintilla divina.
Questo è accaduto a Pietro e agli altri discepoli: nel loro corpo si accese quel “fuoco” che è la potenza divina che purifica e riaccende la scintilla così la mente si è posta in ascolto telepatico e parola dopo parola il talento è esploso dando ai discepoli di Gesù il dono della parola universale.
Fu così che iniziò tutto ciò che oggi leggiamo nelle sacre scritture, dove è scritta la verità sulla vita di Gesù, dove è scritto tutto ciò che Gesù disse ai suoi discepoli e del potere che ogni uomo possiede e che solo se cerca Dio quel potere si risveglia e lo fa vivere nella unità.
Fratelli, ma non c’è bisogno di aspettare la morte per vivere nell’insieme del tutto, basta guardarsi intorno per vedere che già si vive nell’insieme: l’uomo emana ogni attimo il proprio respiro che si confonde nel mezzo dell’insieme e ritorna a sè purificato con nuove forze e nuove idee.
Ogni attimo l’uomo se è attento ad ascoltare può sentire l’alito divino che entra dentro di sé così la sua forza mentale e i suoi pensieri lo rinvigoriscono rendendolo più lucido e pronto ad ascoltare.
Il vento ti porta il canto di Dio.
Il fuoco ti porta l’amore di Dio.
L’acqua ti parla perché essa è l’anima che ha creato la vita.
La terra costruisce e da tutto all’uomo.
Fratelli, anche se la terra non ricevesse nessun seme dall’uomo state tranquilli che essa farebbe ugualmente nascere tutto ciò che all’uomo serve per il bisogno della continuità della vita.
Il frutto è un dono di Dio, il pane è un dono di Dio, l’acqua è dono di Dio essa disseta, purifica e nel corpo crea un contrasto con ciò che accade nel macrocosmo.
Nel macro l’acqua spegne il fuoco, nel micro lo accende, nel corpo dell’uomo dove passa l’acqua tutte le cellule si illuminano ed emanano una luce visibile anche dal cosmo. Molti occhi che dal cielo scrutano la terra assistono  ogni attimo a questo miracolo che accade dentro ogni uomo.
L’uomo non è mai solo, è sempre in compagnia prima di se stesso e poi di Dio, ma tutto ciò l’uomo non lo sa parché gli viene sempre inculcata  solo paura e paura del tutto.
                                                                                                                                                                      Noemi

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